Nel matano NON ESISTONO leggere perdite.
Trascurando metodi industriali (sensore in depressione di elio e spruzzatura di elio sul tubo) un metodo risolutivo è la pressatura a 0,1 bar (1 metro di colonna d'acqua) per 18 ore e verifica perdite con schiumogeno.
Il silicone non è adatto e non si può andare a casaccio. Una riparazone temporanea (massima durata sui 2 anni in condizioni atmosferiche avverse, 10 anni in ambiente interno) si può fare con fasce autovulcanizzanti a freddo alternate a nastri in tessuto adattabile (kevlar o poliestere) sapendo dove è il problema.
Faccio notare che:
. le Norme tengono conto di guarniture in stoppa e pasta verde, incerte e lunghe ad eseguire. Non condivido la Normativa essendo presente sul mercato a prezzi unitariamente inferiori prodotti che danno tenuta certa al 100% come la gamma Loctite 5XX riconosciuta in caampo navale ed industriale. Sarebbe ora di avvantaggiare il Committente fornendo non lavorazionia norma, ma fatte bene.
. i pori non si rivelano a pressioni inferiori a 0,1 bar. Non condivido la pressatura a meno di 0,1 bar che si legge nelle norme. Una tubolatura a pressione zero che si rispetti deve tenere in pressatura 6 bar, anche per far cedere immediatamente difetti latenti: la schiuma rivela i difetti e i rifacimenti diventano a carico dell'installaltore e non della manutenzione successiva.
. la dilatazione in pressatura non è un problema a pressioni di almento 0,1 bar: bisogna aspettare quelle 2-3 ore che si stabilizzi e iniziare la misura o non fare la prova ad es. sotto il sole.
. raccordi conici su tubo di rame hanno tenuta perfetta se eseguiti bene; o-ring con un leggero velo di vasellina o olio silicone per alto vuoto percè si autoadattino perfettamente alla sede.
Non mi sembra molto, visto che negli impianti industriali certi ingegneri per 35 anni hanno usato questi metodi altrimenti non consegnavano i LORO impianti forniti e montati a prezzi competitivi.