Domanda:
Riscaldamento a pavimento?
Patriziaf
2011-05-26 06:23:28 UTC
Sto prendendo informazioni perchè dobbiamo decidere cosa fare.
Lo vorremmo istallare in una casa di vacanza quindi si accenderebbe solo nei week-end.
Qualcuno ha un consiglio ?
Sette risposte:
anonymous
2011-05-26 11:00:13 UTC
Mai sentito tante stupidaggini insieme!!!

Nel tuo caso è fortemente sconsigliato anzi se farai un impianto del genere avrai sempre la casa fredda dato che,gli impianti a pavimento sono sistemi da accendere nel periodo autunnale(ottt-nov)e spegnere nel periodo primaverile(apr-magg).Questo perchè l'impianto impiega dai 2 ai 3 giorni per entrare a regime data la quantità d'acqua a la temperatura di utilizzo.

Una cosa è da precisare!!!L'impianto a pavimento NON E' ASSOLUTAMENTE DANNOSO!!!!

Un impianto eseguito a regola d'arte con temperatura dell'acqua che non supera i 47°C,abbinato ad una caldaia a condensazione,è attualmente uno dei migliori metodi di riscaldamento degli edifici.

ATTENZIONE!!! spesso succede che molti istallatori,puntando solo al maggior guadagno,mettono nell'impianto un metraggio di tubi, minore a quello necessario, dovendo poi nella messa in funzione alzare la temperatura oltre il limite di legge di 47°C.Solo in questi casi l'impianto a lungo termine può essere dannoso.

A mio parere l'ideale sarebbe un impianto con centralina termica(collettore)con dei radiatori in alluminio.

ciao e buona scelta
Emanuele
2014-05-31 03:21:05 UTC
Ti consiglio vivamente di metterlo anche se costa di più rispetto ad un impianto tradizionale, risparmi sui consumi e il benessere è superiore, non devi credere a chi dice che riscaldamento da sotto fa male è solo una diceria popolare. Se poi confronti i preventivi gratis su http://www.edilnet.it puoi risparmiare anche per il montaggio.
Fra Cacchione
2011-05-26 07:29:39 UTC
In un immobile con uso saltuario non lo monterei.



Il calore arriva tramite il pavimento che dovrà riscaldarsi a sua volta per trasmetterlo all'aria nel locale con l'immaginabile inerzia di tutto il sistema.



Se hai bisogno di una immediata "sensazione" di caldo è certo meglio il classico impianto a radiatori.





p.s.- ma dove le prendete queste informazioni? Leggo e resto basito, forse avete l'abbonamento ad A o a Brava Casa...
anonymous
2011-05-26 14:09:19 UTC
Sicuramente un' ottima scelta, magari abbinato ad un termocamino o una termostufa che ti riscladi l'acqua o semplicemente ad una caldaia a condensazione. Non esistono leggi che ti obbligano a mantenere la temperatura al disotto dei 47 °C ma semplicemente il fatto che un impianto a pavimento deve funzionare con la temperatura di circa 35°c ,questo per evitare che si crepi il pavimento e che ti si gonfino le gambe . La storia delle gambe gonfie e' nata dall'innesperienza dei primi impianti perchè facevano circolare Acqua ad una temperatura troppo elevata . prova a pensare che in un radiatore l'acqua entra a 65° ed esce a 50 mentre in un impianto a pavimento entra a 35 ed esce a 30 . E' vero che per riscaldare rapidamente un'ambiente la miglior soluzione sono i radiatori o ancor meglio i termoconvettori ma è altrettanto vero che l'impianto lo puoi accendere spegnere vederne il funzionamento , in qualsiaisi momento ovunque tu ti trovi , quindi potresti accenderlo (con una semplice telefonata) il giorno prima di partire . Ricorda che con l'impianto a pavimento hai un risparmio sulla bolletta del gas di circa il 20% non hai piu' nessun ingombro sui muri, un impianto se fatto bene può' durare piu' di una vita, ha un costo piu' elevato rispetto ad un impianto tradizionale il prezzo si aggira attorno alle 35 40 euro al mt2 . Unico consiglio importantissimo se devi fare un impianto a pavimento affidati a dei professionisti seri.

Spero di esserti stato utile , ciao.
anonymous
2011-05-26 08:50:30 UTC
Cmq il termine giusto è riscaldamento a pannelli radianti.



- direi che consumano poco (lavorano a bassa temperatura....minori perdite di carico). E per sfruttarli meglio occorrerebbe abbinarli con una caldaia a condensazione. Io ci metterei anche un impianto solare in modo da ridurre il costo della bolletta



- bisogna che il pavimento abbia uno spessore supplementare di 7-10 cm in più



- i tubi possono essere in rame (migliore conduttiività termica)



- I pannelli sono realizzati disponendo nel massetto del pavimento, prima del getto, un tubo a spirale

o a serpentina. `E consigliabile per il massetto l’utilizzo di materiali con buona resistenza meccanica

ed alta conduttivit`a termica, come ad esempio il calcestruzzo (cls). L’obiettivo, nella realizzazione

del pavimento contenente i pannelli, `e quello di favorire lo scambio termico verso l’alto e di limitarlo

verso il basso, utilizzando uno strato compatto di isolante (va bene il polistirolo o il poliuretano

espanso, non la lana di vetro o simili).



- a differenza dei radiatori il pannello radiante scaldano per irraggiamento (non mettono in movimento le polveri e quindi creano pochi problemi per gli allergici)



- non avendo strutture come i radiatori si ha più facilità di arredare tutta la stanza (senza il problema di porre qualcosa vicino ai radiatori)



- Si pone il tutto in maniera molto omogenea con le serpentine intorno al pavimento (le zone più fredde hanno una copertura di serpentina maggiore)



- viene usato con una soluzione antigelo....quindi problemi di sorta non ci sono



- devi tener conto che ci sarà un collettore da cui partiranno i tubi che vanno nelle diverse stanze. dopo la stanza sarà così percorsa:



http://www.iltubo.it/images/PR2.jpg



- non ci sono problemi a livello di articolazioni inferiori. La temperatura alla testa inferiore



- è un metodo molto antico. ci sono testimonianze dell'epoca romana con un sistema analogo a quello dei pannellli radianti



-i corpi scaldanti quali radiatori (banalmente i termosifoni) associati ad un riscaldamento tradizionale tendono a produrre due effetti indesiderati (oltre a quello della polvere): la riduzione della umidità relativa dell'aria e quindi il senso di oppressione e secchezza della gola. e poi i radiatori tendono a produrre disuniformità (creando una stratificazione dell'aria)



- il costo per la manodopera è elevato



- l'impianto ha una durata di 20-30 anni



- i costi di gestione sono bassi



Poi sinceramente ci sarebbero i pannelli elettrici ad irraggiamento a basso consumo



http://www.riscaldamento-impianti.com/faq.html



Io se fossi in voi forse farei un pensierino su questi ultimi



ciao!!
Ghiaccio Bollente
2011-05-26 08:06:56 UTC
Ciao,

te lo sconsiglio per alcuni motivi:

- scaldando il pavimento, i piedi sono sempre a contatto col calore che a lungo andare danneggia vene e capillari

- l'aria nell'ambiente si secca molto dando origine a pronlemi respiratori

- adesso vengono fatti inserendo un antigelo, per cui non hai problemi se la casa si trova in luogo freddo, ma se si rompe devi levare il pavimento, mentre se vuoi ci sono altri tipi di riscaldamento oppure a zoccolo che puoi far inserire i tubi nel perimetro del muro in modo da essere ispezionabili e facilmente sostituiili in caso di rotture, ti sconsiglio anche i radiatori di materiali differenti dalla ghisa, perchè tendono a bucarsi, poi si scaldano velocemente, ma altrettanto si raffreddano, mentre quelli di ghisa ci mettono 3-5 minuti in piu' ma mantengono il calore per almeno un'ora in piu' rispetto agli altri.

Quello che posso consigliarti è magari, se hai il riscaldamento autonomo, di mettere qualche elemento in piu' in modo che una volta che sono ben caldi i radiatori puoi tranquillamente spegnere l'impianto, considera poi che mantenendo una impostazione dell'impianto costante dai 18 ai 21 (adesso per legge non ci sono piu' un tot di ore per il riscaldameto) nelle 24 ore, l'impianto parte solo quando necessita e risparmi dal 30 al 50% rispetto al riscaldamento orario.

Ciao!!
Daniela
2011-05-26 06:28:58 UTC
sicuramente è rapido nel riscaldare.....ma è controproducente se c'è qualcuno che soffre di dolori per gambe gonfie.


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