Il preventivo
Il cliente deve sempre e comunque richiedere, prima dell’inizio del lavoro, un preventivo. Spesso anche questo va pagato, ma è meglio spendere una cifra relativamente piccola all’inizio piuttosto che ritrovarsi con un conto estremamente esoso a opera terminata. Il preventivo deve essere chiaro e va compilato dopo aver preso visione del problema. Diffidare sempre dei preventivi fatti approssimativamente al telefono. Specialmente se si fanno lavori in casa impegnativi, è prudente pattuire in anticipo il compenso per la prestazione richiesta, definendo con chiarezza i criteri di calcolo del costo finale (manodopera, metratura, cubatura, pezzi di ricambio, ecc.), oppure chiedere un preventivo. Per verificare se i prezzi sono "onesti", in quasi tutti i capoluoghi di provincia è possibile consultare il prezzario delle opere edili, presso la locale Camera di commercio. Gli elenchi comprendono: le installazioni di impianti di riscaldamento, le opere di falegnameria, di pavimentazione, di assistenza muraria, e così via. Attenzione però: si tratta di valori indicativi con i quali confrontarsi, non di tariffe vincolanti. Sta all’utente valutare se vale la pena di spendere una cifra più impegnativa, perché magari conosce l’impresa ed è sicuro risultato.
La chiamata
Anche se il riparatore non dovesse fare nulla, comunque pretenderà un pagamento per essere stato chiamato presso la nostra abitazione: è il cosiddetto "diritto di chiamata", il cui costo va aggiunto a quello della manodopera e dei pezzi di ricambio. Le "chiamate" festive e notturne, spesso anche quelle fatte nella stagione estiva, si pagano di più. Meglio informarsi in anticipo.
Il consiglio migliore è quello di recarsi di persona o contattare telefonicamente il professionista e spiegargli la questione. Tutti i lavoratori con un pò d'esperienza conoscono il loro lavoro e sanno quale lavorazioni effettuare per qualsiasi tipo di problema. E' anche vero che se si chiede il preventivo ad un professionista e poi si da mandato a lui di eseguire i lavori, quello non farà pagare il preventivo. Buona cosa è anche non far pagare il preventivo se non viene accettato, ma la legge permette di farlo.
Il preventivo è la stima del costo di un lavoro effettuato da un professionista. Esso determina il prezzo da pagare per una prestazione che ha un costo variabile secondo le circostanze e che dunque non può essere stabilito a priori attraverso una tariffa standard.
Dal punto di vista strettamente giuridico, il preventivo è una proposta di contratto che il professionista rivolge al consumatore, impegnandosi ad eseguire la prestazione prevista nel preventivo stesso, alla cifra ivi indicata.
Se il consumatore accetta la proposta, si conclude il contratto. L’accettazione si può concretizzare mediante una firma apposta dal consumatore sul preventivo, anche se la prassi corrente lo prevede molto raramente. In genere, è sufficiente il comportamento (detto "concludente") del consumatore, mediante il quale egli si comporta in modo tale da far inequivocabilmente capire di accettare il preventivo. Ad esempio, dopo aver visionato il preventivo per la riparazione dell’automobile, la lasciate dal meccanico perchè la ripari. In questo modo avete accettato il preventivo (avete, cioè, accettato la proposta di contratto, che risulta, così, concluso).
D’altro canto il consumatore non è in linea di principio vincolato al preventivo. Solo con l’accettazione egli sarà contrattualmente vincolato, e sarà tenuto a pagare quanto indicato nel preventivo.
Il preventivo deve specificare:
- nome, estremi ed indirizzo del professionista o denominazione, estremi ed indirizzo dell’impresa (in genere, su carta intestata);
- estremi identificativi del consumatore (in quanto destinatario della proposta);
-tipo di intervento;
- capitolato dei lavori e/o del materiale da utilizzare (es.: pezzi di ricambio ecc.);
- prezzo, sia per la singola voce, sia globale, IVA inclusa;
- data del preventivo e, talvolta, la data di scadenza del preventivo (che vale come termine di efficacia della proposta, che va quindi accettata entro tale data).
Più semplicemente, prendere visione di un preventivo permette dunque di conoscere in anticipo il prezzo che bisognerà pagare al professionista.
Essendo la proposta vincolante per il professionista, egli dovrà attenersi al prezzo indicato nel preventivo. Potrà, però, modificarlo, ma solo entro un margine ragionevole, e solo se, in corso d’opera, si rivelassero necessari interventi supplementari.
Se durante delle cure dentistiche, ad esempio, il dentista scoprisse dei problemi che inizialmente non erano visibili, il preventivo sarà sicuramente maggiorato a causa delle spese per gli interventi rivelatisi necessari.
Il costo del 10% dell' imponibile a preventivo per il rilascio dello stesso e da scalarsi sulla fattura finale.